Venti all’andata e venti al ritorno. Anzi ventuno. Questo l’epilogo dei confronti tra la Robur e il Pisaurum 2000.
È andata in scena ieri sera al Palapartigiani di Pesaro la nona giornata di ritorno, dove ha meritatamente avuto la meglio la formazione allenata da Coach Foglietti. Un iniziale testa a testa aveva portato il match ad una situazione di sostanziale equilibrio, che nulla ha a che vedere con il risultato finale (82/61). Preme subito sull’acceleratore Riccardo Ravaioli che, come da pronostico, si rivela un tiratore immarcabile, con un personale di 30 punti tondi tondi; sul 14/9 viene chiamato il primo time out, e dopo qualche minuto di inattività l’allungo degli avversari viene fermato sul 20/15.
Migliorano le cose nel secondo quarto, in cui la Robur fa del suo meglio contro il pressing pesarese ed aggancia gli avversari sul 28/26 (con Ruini in lunetta per fallo tecnico di Coach Foglietti). Dopo un vantaggio durato un battito di ciglia, Pisaurum riprende il largo con Giunta e Giacomini, quest’ultimo autore di due bombe che fermano il punteggio sul 41/35. A canestri invertiti Falconara torna in pista: ci pensano Cardellini, Catalani e Oprandi; dopo un fallo tecnico al Vice Ragnetti rincarano la dose Alessandroni e Calegari. Ma non c’è nulla da fare: se c’è un neo nella Robur non è quello di non reggere il confronto dal punto di vista fisico -che pure è un elemento da non sottovalutare se si affronta una squadra giovane ed affamata come il Pisaurum- quanto quello di non riuscire mai ad allungare ed a prendere la giusta distanza di sicurezza dagli avversari. È quindi il momento di Ravaioli che, spalleggiato da Vichi, nell’ultimo quarto diventa incontenibile. Gli risponde solo Oprandi con due realizzazioni da tre, ma come spesso accade è troppo tardi per ricucire il gap.

Falconara rimane ancorata ai suoi 22 punti, mentre Pisaurum conferma l’ottimo andamento da terza in classifica, con 30 punti in cassaforte, paga del suo tredicesimo successo consecutivo.

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