Un Palarossini di falconaresi. Questa è solo una delle tantissime sfaccettature di un sabato sera diverso dal solito, di un sabato sera da derby, in prima serata come ogni spettacolo che si rispetti Un sabato sera che sa di vittoria e riconferme.
I ragazzi di Reggiani conquistano anche il Palarossini e prendono il volo da una classifica che li ha sempre visti primeggiare. Anche i falconaresi contribuiscono a d infliggere la terza sconfitta consecutiva alla Stamura: per coach Marsigliani la Sandretto del grillo falconarese si è confermato l’acerrimo nemico di sempre.
Falconara ormai irraggiungibile: terzo in classica, il globo arretra rispetto alla scorsa giornata di campionato, sorpassata dalla Pallacanestro Pedaso (contro cui i falconaresi disputeranno un match fuori casa nella ottava giornata di campionato).
Spalti gremiti di falconaresi, dunque, per quello che i giornali avevano definito uno scontro fra titani, con (testuali parole) sportellate fra le big. E di sportellate effettivamente ce ne sono state, a giudicare dai 36 falli commessi dalla squadra di Giachi (proprio quest’ultimo uscito per 5 falli nell’ultimo quarto), contro i 20 del Falconara.
Una palla a spicchi particolarmente pesante quella che si sono ritrovati ad arbitrare Bertuccioli e Bartolini, i cui fischi non stati impeccabili. La prima realizzazione falconarese arriva dopo appena 9 secondi e porta la firma di Bartoli, elemento del quintetto composto da Oprandi, Mosca, Chiorri, Benini. Mosca subisce fallo (da Giachi) ed è il primo dei suoi ad andare ai liberi. Dopo il 3-0 la Stamura cerca di allungare il passo mettendo a segno tutte e tre le azioni successive, mentre Falconara che pur riesce con facilità ad arrivare a canestro, trova troppo spesso il ferro. Il timeout arriva sul 10-6 per gli stamurini, ma dopo aver ingranato un 6-4 con Mosca, Benini mette una tripla e segna su rimessa del fallo subito da Oprandi. Ancora Bartoli che segna e subisce fallo,e intanto i falli della Stamura salgono a 5 in poco tempo. Ma è l’ex stamurino Ludovico Chiorri a firmare il sorpasso: grazie ai tiri liberi si arriva al 17-18 e da quel momento è un dato di fatto il dominio falconarese (che nell’arco di tutto il match ha toccato anche il picco del +17). La volata di Chiorri prosegue sul 17-20 (azione solitaria in velocità), tanto da rendere obbligatorio il timeout per coach Marsigliani. Ma nulla da fare: incalzano ancora Benini e Chiorri. Il primo quarto si chiude sul 19-26.
Il secondo quarto vede un netto turn-over stamurino, e una parziale riossigenazione dei ragazzi falconaresi. Sul 27-30 Reggiani chiede timeout e si riparte bene: Vaccaro non ha perso nemmeno stavolta occasione per mettersi in mostra e apportare il proprio contributo alla squadra: manca un minuto e proprio sul finire del quarto è Emanuele Vaccaro (marcato da Giachi) a segnare. Il primo tempo si chiude sui tiri liberi di Chiorri, che porta i suoi sul 31-39. Aria tesa fra un tempo e l’altro, ma i falconaresi sanno tornare in campo con la stessa concentrazione e determinazione che li aveva fatti volare al +8. Il parziale del terzo quarto sarà di 19-21, ma più che sul parquet è stato giocato sul nervosismo: Mosca subisce subito fallo intenzionale e mette a segno entrambi i liberi, poi Benini rincara la dose con una tripla e una serie di falli (uno del capitano stamurino e un fallo tecnico alla panchina di Marsigliani) permettono ai falconaresi di far segnare dai liberi sia Benini che Chiorri (38-47). La tripla di quest’ultimo aumenta le distanze (38-50) ed è sempre lui a rubare palla e ad andare a canestro in solitaria. Ancora Chiorri ai liberi, per fallo subito da Labate (che uscirà per 5 falli), e il terzo quarto si chiude sul 50-60 (anche grazie a Vaccaro).
L’ultimo quarto faticherà a scorrere con scioltezza: il timeout della Stamura arriva dopo 5 falli di squadra, poi escono Labate e Bellesi (entrambi per cinque falli). Il sapore della vittoria si pregustava già da un po’, ma si afferma con Bartoli, che quando mancano due minuti e mezzo porta i falconaresi a +13 (66-79) e a nulla servono i tentativi di Morresi (in totale autore di 15 punti a fronte di soli un paio di falli) e di Giachi (prima di raggiungere Bellesi e Labate in panchina, per la precisione quando mancavano 36 secondi di gioco). Sul fallo di Battagli, Oprandi mette dentro preziosi tiri liberi, ed è fra le sue mani la palla a spicchi che tanto ha fatto sudare giocatori e spettatori quando l’applauso del Palarossini ricopre gli ultimi secondi di gioco.
Vittoria importante per riconfermarsi, vittoria importante per guardare avanti, vittoria importante perché sentita. Una vittoria di cui, forse, si parlerà ancora.
Parziali: 19-26, 12-13, 19-21, 26-28.
Arbitri: Bertuccioli e Bartolini.
Espulsi per falli: Labate, Giachi, Bellesi
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