Chi scrive, lo conosce molto bene e potrebbe risultare di parte. Chi legge, avrà avuto sicuramente modo negli anni di incontrarlo in campo e fuori e saprà comunque riconoscere in lui prima ancora che un tiratore pericoloso, un atleta esperto e un profondo conoscitore della pallacanestro marchigiana in cui milita da ormai diverso tempo.
A Falconara, dove non è nuovo né all’ambiente, né, per ovvi motivi, a coach Andrea Reggiani, ha ritrovato quest’anno Alessandro Rocchetti che lo ha allenato in passato a Porto Potenza e a Porto San Giorgio e dice di esservi rimasto, per il secondo anno consecutivo, anche in seguito alla riconferma di Nicola Catalani, a cui lo lega da sempre un’amicizia fraterna.
Stiamo parlando di Francesco Alessandroni, con cui facciamo oggi un bilancio di questa prima parte di campionato, che si è chiusa ieri con la bella vittoria di Fossombrone.
D: Ciao Francesco! Le ultime due partite, giocate nell’arco di quattro giorni, vi hanno visti affrontare due tra le forze principali di questo campionato. Partiamo da domenica e quindi da Matelica: cosa vi è mancato per agguantare la vittoria, sfuggita alla fine per tre soli punti di scarto?
R: Matelica è senza dubbio fra le squadre più attrezzate del campionato, come la classifica dimostra. Noi venivamo da una battaglia ad Urbania, nella quale avevamo lottato per tre quarti per poi uscirne sconfitti, pur dando, per quanto mi riguarda segnali molto positivi. Credo che la partita sia servita soprattutto a noi stessi per capire di essere “all’altezza” e avere conferma di non dover temere nessuno, a dispetto del girone di andata, che è stato per noi, per motivi noti, un girone “thriller”. Nonostante la supremazia fisica del loro roster, con Matelica si è rivelato un testa a testa, determinato alla fine da singoli episodi, in cui sono mancati purtroppo solo i due punti.
D: Dalla partita di Matelica, saltiamo a quella fresca di ieri contro Fossombrone. Questa volta la vittoria è arrivata, peraltro fuori casa, ed è sembrata piuttosto convincente…
R: Grande vittoria! Quando si parla di Fossombrone, si parla di una piazza molto importante, a cui si aggiunge una squadra di indiscusso valore. Prima della partita potevamo considerare il nostro momento delicatissimo, motivo per cui abbiamo dimostrato secondo me di essere un gruppo di uomini prima ancora che di buoni giocatori. La reazione proprio dell’intero gruppo ad un momento del genere, vale per me molto di più dell’aver conquistato i due punti e mi fa dire che siamo sulla strada giusta nell’aver capito quale sia l’approccio mentale corretto per arrivare a toglierci grandi soddisfazioni e ad aggiustare una classifica che, ad oggi, non ci sorride.
D: Da circa tre settimane, con il recupero di Nardini dall’infortunio e l’inserimento di Bargnesi, siete tornati ad allenarvi a pieno regime e ad organico completo. Possiamo considerare quindi archiviata la fase critica che vi ha visti protagonisti per un lungo periodo di tempo?
R: Come dicevo anche prima, abbiamo vissuto mesi di totale difficoltà, non solo in termini di risultati. I risultati sono semplicemente stati figli di allenamenti svolti in sei, sette, otto persone, che non ci hanno permesso mai di riprodurre situazioni tattiche ed acquisire un ritmo partita adeguato. Per noi la cosa mentalmente devastante in questi mesi è stata proprio giocare la domenica, perdere e ritrovarci il martedì ad allenarci in così pochi. Non credo che sia dunque una magia veder coincidere l’aver ripreso ad allenarci intensamente all’aver dato il via ad una striscia di prestazioni positive, che hanno portato sì due soli punti, ma hanno saputo ridare fiducia e consapevolezza all’ambiente intero. Non nego che con quattro o sei punti in più in classifica, che sono quelli che abbiamo poi buttato noi al vento, oggi staremmo parlando di un altro campionato del Falconara Basket. Ma con i se e con i ma ci mostriamo poco umili, perciò testa alta sempre, ma pedalare, ché il campionato è ancora lunghissimo.
D: Finora sembra difficile, per tutto quello che abbiamo detto sopra, poter formulare un giudizio oggettivo su questa squadra, che non soccombe mai davvero con nessuno, lotta contro chiunque, ma all’effettivo ha raccolto meno di quel che ci si poteva aspettare ad inizio campionato. Sei d’accordo con quest’analisi? E, in questo senso, in cosa sarà utile secondo te la pausa natalizia?
R: Mi ripeto, ma devo ribadirlo: ritengo che questo sia un gruppo di uomini prima ancora che di giocatori. A quasi trent’anni non provo vergogna nel dire che quando perdo una partita, ho bisogno di almeno un giorno e mezzo per tornare socievole. E credo proprio che questo discorso valga anche per i miei compagni: per questo non ci vedi soccombere, perchè non molliamo mai. Ora sappiamo che le difficoltà siamo in grado di superarle solamente uniti e questa deve essere la nostra forza al rientro dalla pausa natalizia, che servirà per ricaricare le batterie e, allo stesso tempo, per continuare ad allenarci con ritmo e assiduità. Il girone di ritorno incombe e dobbiamo e vogliamo chiedergli di più in termini di risultati.
D: La Robur Falconara Basket inizierà il suo 2018 e, appunto, il girone di ritorno, sull’ostico campo del Pisaurum Pesaro, già battuto all’andata. Conoscendo bene ambiente ed avversari, che partita sarà stavolta?
R: Il Pisaurum è un avversario ostico, dotato di grande fisicità ed atletismo, ben organizzato e che gioca una pallacanestro fatta di intensità difensiva e di tanto talento offensivo. In ogni caso, per noi, da oggi in poi, ogni partita sarà una battaglia a prescindere da chi affronteremo. Dovremo arrivare mentalmente pronti per sconfiggere prima di tutto i nostri limiti ed uscire ogni volta dal campo consapevoli di aver dato tutto senza rimpianti. Il lavoro paga sempre, perciò credendo di più in noi stessi e prendendo fiducia e continuità, sono sicuro che troveremo la chiave per affrontare il Pisaurum così come le squadre che seguiranno.
Ufficio Stampa Robur Falconara Basket
L’Ufficio Stampa Robur Falconara Basket e la Società tutta approfittano di questo spazio per augurare a tutte le Società, ai loro tesserati e alle loro famiglie, un felice e sereno Natale e un 2018 colmo di soddisfazioni.
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