Facile non è un aggettivo che vuole sentirsi dire, o meglio è l’etichetta che lui stesso attacca all’ultima partita, ma solo dopo un giustificato motivo e aver spiegato perchè è stata tale. Anche il Valmontone cade sotto i colpi della Sandretto di coach Andrea Reggiani pronto ad analizzare l’ultima uscita dei suoi e a guardare inevitabilmente il prossimo impegno durante il lunedì di riposo.
Coach, analizzando il match contro i laziali possiamo azzardare che tutto è stato fin troppo facile?
“Non sono troppo d’accordo. – ammette il tecnico anconetano – I ragazzi erano stati allertati sulla pericolosità dell’avversario e su una partita che poteva nascondere parecchie insidie se affrontata in una certa maniera. Abbiamo chiesto loro una partenza sprint tipo quella avuto a Ortona, e lo hanno fatto. Abbiamo avuto un primo quarto ad alta intensità che ci ha portato subito un buon vantaggio. Poi siamo un pò calati nella seconda metà del secondo quarto, quando dal +23 siamo passati al +14. Una flessione mentale dovuta a delle leggerezze caratteriali del gruppo. La strigliata negli spogliatoi è servita e infatti abbiamo ripreso ad alzare il ritmo nel terzo quarto tenendo il passo fino alla fine dell’incontro gestendo abilmente lo scarto acquisito. Non direi però che è stata una partita facile, piuttosto diciamo che siamo stati molto bravi a interpretare al meglio la gara incanalandola nella giusta direzione perchè poi diventasse facile”.
Le chiavi tattiche della partita?
“Avevamo chiesto velocità, contropiede e applicazione di alcune situazioni difensive. Tutto è stato fatto alla perfezione e il risultato si è poi visto sul campo”.
Hai presentato un quintetto inedito rispetto al solito. Quali sono stati i motivi principali?
“Tessitore arrivava da una settimana non facile dove si è allenato solo venerdì e sabato, pertanto abbiamo scelto di giocare dall’inizio con Mastroianni che, aldilà dei falli commessi, ha dato concretezza. E’ un giocatore che deve crescere e mentalmente passare da under a senior. Questa era la partita giusta per metterlo alla prova e direi che l’esame è stato superato, anche lui ha fatto molto bene come il resto della squadra”.
I risultati dicono che hai già in mano una squadra perfetta, ma manca qualcosa alla Sandretto attuale?
“Lavoriamo non nella maniera migliore e con qualche difficoltà, spesso in allenamento siamo in nove come sabato scorso nella rifinitura prima della partita. E’ una situazione difficile da gestire e che spero la Società possa risolvere. Ci mancano un paio di elementi giovani che possano fungere da completamento all’organico, purtroppo non avendo un serbatoio ben fornito alle nostre spalle questo è un fattore molto importante”.
Tornando alla partita di ieri. Il reparto lunghi si è dimostrato davvero super, ogni qual volta arrivava la palla la sotto erano guai seri per gli avversari.
“Non scopriamo certo ora che se al completo il nostro pacchetto lunghi è molto forte. Ieri lo abbiamo ribadito. Dico che se riuscissimo a capire che è più facile prendere rimbalzi piuttosto che tirar da fuori allora si che saremo perfetti”.
Due mesi di Sandretto in Serie B, come definisci il tuo gruppo?
“Lo spogliatoio è unito ogni giorno di più. Ci sono bravissimi ragazzi e devo dire che siamo riusciti a formare un grande gruppo sia sotto l’aspetto tecnico che umano. E per questo devo dare merito al DS Chiodoni che è stato capace di scegliere davvero bene seguendo anche le caratteristiche caratteriali di ogni giocatore. Credo che al momento questo sia il maggior pregio della squadra”.
Ti aspettavi un inizio così folgorante? Ne sei rimasto sorpreso?
“No. Chi mi conosce sa benissimo che sono un allenatore che sta sempre con i piedi per terra e non ama i grandi proclami. Non mi aspettavo di certo una partenza così forte anche se conoscevo il valore della mia squadra. Non sono sorpreso ma devo dire che le prestazioni di Campli e Ortona mi hanno dato fornito grandi indicazioni sul nostro potenziale e sulla nostra forza”.
E adesso arriva il primo derby?
“Domenica abbiamo una partita molto tosta. Contro P.S.Elpidio è il primo derby ma è anche una partita contro una squadra tatticamente molto ben schierata in campo che fa della velocità, pressione in difesa le armi tattiche principali. Dobbiamo lavorare bene e cercare di esprimerci al meglio per controbattere una squadra molto ben allenata”.
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