26 punti, 4/7 da due, 4/5 da tre, mettiamoci anche i 3 recuperi conditi da 2 assist e la traferta di Ortona per Filippo Alessandri diventa un vero e proprio trionfo. “Ma ieri entrava tutto”, ride quasi a voler minimizzare la sua prova balistica, ma la guardia di Marsciano si erge tra i protagonisti assoluti di questa Sandretto Falconara Basket rimasta imbattuta e in testa alla classifica dopo quattro giornate al fianco della Poderosa, guarda caso l’ultima maglia vestita dall’esterno umbro prima di arrivare in riva all’Adriatico.
Giorno di riposo in famiglia per “Filo” contornato dalle sue donne. Sahara e la piccola Zoe che toglie energie come se fosse uno dei più intensi difensori. Il lunedì è anche giorno ideale per fare il punto della situazione, guardandosi indietro e lanciare uno sguardo alla futuro prossimo.

A Ortona un’altra prova di forza per la Sandretto che continua la sua marcia da capolista imbattuta. Raccontaci come è andata questa nuova prova positiva della tua squadra.
“Sapevamo di affrontare una delle squadre più attrezzate del campionato, e quindi eravamo a conoscenza delle difficoltà e dell’importanza della partita. Anche per questo motivo tutta la squadra è entrata con una carica in più, e i risultati si sono visti benissimo con un grande primo quarto dove abbiamo segnato 29 punti subendone solo 12. Abbiamo quindi avuto un approccio nettamente migliore rispetto alle altre partite, e questo ci ha portato a prendere fiducia. Nel terzo quarto abbiamo avuto un calo che ritengo sia quasi fisiologico considerando la forza dell’avversario e il fatto di giocare sul suo campo. Però siamo stati altrettanto bravi e uniti a tal punto da riprendere la partita, allungare di nuovo e gestire il vantaggio fino a un finale dove abbiamo vinto anche con un buon margine. Definirei questa partita una grande prova di tutta la squadra”.

Una grande prova all’interno della quale c’è stata la tua con i 26 punti realizzati?
“Si, anche personalmente è andato tutto molto bene”.

Ortona consegna una Sandretto con il miglior attacco del campionato. Qual ‘è il segreto di una squadra che segna 90 punti a partita?
“Il segreto non credo ci sia. Siamo tutti giocatori con punti nelle mani e quindi è naturale segnare tutti parecchio. Quello che dobbiamo migliorare è la difesa, in settimana ci abbiamo lavorato e ieri s’è visto. Fatta eccezione per il terzo quarto dove Ortona ci ha un po’ sorpreso, per il resto della partita abbiamo mantenuto un ottimo atteggiamento difensivo. Subire in traferta 10 punti nel primo quarto non è cosa da tutti ed è anzi un segnale positivo sulla bontà del lavoro svolto. Penso che il nostro buon attacco venga anche dalle buonissime difese, e cercheremo di migliorare sempre di più la fase difensiva per crescere ancora di più in attacco”.

Per te un inizio di campionato alla grande. Venivi da una fine preparazione con qualche acciacco ma ti sei fatto trovare prontissimo e domenica ne hai dato ulteriore dimostrazione.
“Non è stata un preparazione semplice, ho avuto qualche problema e dovevo rientrare in forma. Però in effetti le quattro partite giocate sono state positive. A Ortona, ripeto, è andato tutto bene e non posso certo giurare che andrà sempre così, ma allo stesso tempo non sono sorpreso di aver tenuto certe cifre. Anche negli anni passati sono stato in grado di tenere rendimenti simili e sono molto soddisfatto di averli riproposti di nuovo. Sono felice, certo, ma non mi monto la testa perché non abbiamo vinto nulla. Potrò farlo quando arriverò in fondo”.

Lo stato di buona salute può essere ricondotto anche a quell’aria salubre che si respira all’interno del gruppo?
“Assolutamente si, se tutto va bene è perché lo spogliatoio è super unito e perché il livello che teniamo durante gli allenamenti in settimana porta a essere più pronti su determinate situazioni in partita. A tutto questo aggiungiamo l’adrenalina per una partita importante ed eccoci ai buoni risultati”.

In cuor vostro eravate certi di partire così forte?
“ Non c’è mai la certezza di partire in un certo modo a inizio stagione. Sapevamo tutti di avere una squadra ottima e dovevamo solo trovare la chimica giusta all’interno del gruppo. Piano piano questo gruppo sta uscendo fuori. Le quattro partite vinte sono il frutto del lavoro settimanale speso anche per trovare quotidianamente quell’intesa e quella chimica. Io sinceramente me l’aspettavo di partire così bene e ci speravo. Però alla vigilia puoi dire tutto, poi devi dimostrarlo solo sul campo e fino adesso, seppur tra alti e bassi, l’abbiamo dimostrato”.

Siamo davanti a un doppio turno casalingo consecutivo. Domenica arriva Valmontone, unica squadra ancora a zero punti. C’è il rischio che l’attenzione cali? Dobbiamo lavorare in settimana cercando di scendere in campo con la stessa intensità ed energia avuta a Ortona?
“Guai ad abbassare la tensione. Sin da domenica dobbiamo dimostrare, innanzitutto a noi stessi, che sappiamo giocare tutte le partite, anche contro chi sulla carta è sfavorito, con la stessa intensità e mentalità che usiamo contro la squadre più forti. Credo che nelle prossime due partite ci attenda un salto di qualità. Dobbiamo riuscire sempre a tenere la stessa mentalità e lo stesso approccio a ogni partita contro qualunque avversario sia che questo sia di alta o di bassa classifica. Domenica oltre ad affrontare una squadra che non è partita bene dobbiamo pensare anche a fare questo ulteriore passo in avanti”.

Sandretto e Poderosa in testa alla classifica. Tutto confermato secondo pronostico?
“A oggi la classifica dice così. Ma io non guardo troppo in casa d’altri. Credo che più si lavora su se stessi più arrivano ottimi risultati. Più cerchi invece di guardare altre situazioni più distogli l’attenzione su quello che devi fare ogni giorno. Guardiamo dentro casa nostra, soprattutto adesso che siamo ancora all’inizio. Della classifica ci interesseremo più avanti”.

Alessandri fuori dal campo. Come ti sei ambientato ad Ancona?
“Non posso dire che bene. Le sensazioni sono ottime.Io e la mia famiglia siamo molto felici, abitiamo in centro di una città che ti offre tutto ma che è anche a misura d’uomo. Tutte le persone che abbiamo conosciuto sono eccezionali, siamo veramente contenti di essere qui”.

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