Trentuno anni e un passato da giocatore, Alessandro Rocchetti è al suo quinto anno in panchina e, insieme ad Andrea Reggiani, trascina oggi la Robur Falconara Basket nella sua avventura nella serie C Silver 2017/2018. L’abbiamo intervistato per sapere qualcosa in più in merito ai suoi recenti trascorsi e per parlare con lui dell’imminente sfida di sabato, che vedrà la Robur opporsi in trasferta alla Vis Castelfidardo, Società a cui, come ci spiegherà poi, si sente particolarmente legato.
D: Ciao Alessandro! Prima di parlare con te di come sei arrivato a Falconara in questa stagione, partiamo dalla scorsa. Conclusa anzitempo la collaborazione in serie C con l’Aesis Jesi, dove eri approdato ad agosto, a novembre è arrivata la chiamata dalla Poderosa Montegranaro, anche per mano di una vecchia conoscenza del basket Falconarese, coach Gabriele Ceccarelli. Un’esperienza che immaginiamo positiva, visto e considerato che si è conclusa con la promozione in serie A2. Però vogliamo sentirlo da te: che esperienza è stata? E come ti sei trovato con “Cecca”?
R: Ciao a tutti! È vero, l’esperienza a Jesi, come hai detto giustamente tu, è durata poco. Quello che posso dire, è che già subito dopo il mio arrivo, ho avuto la netta percezione che non fosse per me la situazione ideale in cui esprimermi al meglio delle mie possibilità e a cui dare un buon apporto. Cosa di cui ho avuto conferma nel periodo immediatamente successivo con l’inizio del campionato e motivo per il quale ho preferito poi rassegnare le mie dimissioni. Riguardo Montegranaro, la chiamata è arrivata dal GM Alessandro Bolognesi, a cui mi lega un’amicizia fraterna da sempre. Per cui il fatto che abbia voluto coinvolgere proprio me, non ha potuto che farmi enormemente piacere. È stato quindi Bolognesi a mettermi in contatto con Cecca e farsi trascinare poi da lui si è rivelato per me molto facile. L’ambiente super e lo staff tecnico molto giovane (Ceccarelli, Formato e Rocchetti sono nati tra il 1985 e il 1986, ironia della sorte tutti e tre a Luglio, ndr), hanno reso i mesi trascorsi con loro meravigliosi. E, nonostante io abbia potuto contribuire pochissimo alla causa per via del mio lavoro, mi hanno fatto sentire comunque importante, motivo per cui la gratitudine che provo nei loro confronti e della Società intera sarà sempre infinita.
D: Terminata l’esperienza di Montegranaro, ad agosto di quest’anno arrivi appunto a Falconara. Come e perché?
R: Anche per quanto riguarda Falconara, è bastata una telefonata da parte di Andrea (Reggiani, ndr) per farmi sentire subito a casa. Come ha già detto lui nell’intervista della scorsa settimana e per cui mi sento di ringraziarlo per le parole che ha speso per me, la nostra conoscenza e il rispetto reciproco procedono ormai da diversi anni, quindi è avvenuto tutto in maniera molto naturale. Mi trovo molto bene qui e credo davvero in questo progetto a lungo termine, perché sono convinto che, anche grazie alla Società, faremo il meglio possibile.
D: La Robur Falconara Basket, dopo una convincente vittoria contro la solida Pisaurum Pesaro nella prima di campionato, sta attraversando ad oggi un periodo delicato, che deriva soprattutto dalle successive tre sconfitte consecutive. Qual è il tuo giudizio sul momento della squadra?
R: Dopo i segnali convincenti del precampionato, dove si è vista una squadra grintosa e determinata, è arrivata la prima vittoria ufficiale contro il Pisaurum: una gara difficile, con uno svolgimento che ci ha messo in più occasioni sotto esame, essendo andati sotto di diverse lunghezze in svariati momenti della partita. Ma che alla fine ha dato prova del carattere dei ragazzi. C’è da dire che da inizio stagione, a causa soprattutto degli infortuni, facciamo fatica ad allenarci in dieci e questa situazione ad oggi non ci aiuta in molti ambiti, in primis in termini di intensità mentale e aggressività. Però siamo di fronte a un gruppo che, nonostante la giovane età di alcuni componenti, se imparerà a limitare i cali di tensione che hanno penalizzato le ultime tre gare, ha le qualità e le potenzialità per fare un campionato di rispetto e per togliersi quindi grandi soddisfazioni.
D: Sabato, ore 20:45, la Robur affronterà la neopromossa Vis Castelfidardo in un match che si presenta già chiave in ottica salvezza e che peraltro affronterai da ex, essendo passato da Castelfidardo appunto come giocatore. Ma non solo, dove ritroverai in panchina Elia Balestrieri, vice allenatore della Vis e tuo vice nei due anni a Porto San Giorgio. Che partita sarà per te e soprattutto che reazione ti aspetti dai tuoi ragazzi.
R: Castelfidardo rappresenta per me un momento molto bello del mio passato di giocatore. Lì ho respirato quell’aria di famiglia e di condivisione totale della pallacanestro che da sempre la caratterizza, e alcuni dei giocatori di oggi sono stati i miei compagni di allora. È un gruppo affiatato che ha vinto insieme tantissime battaglie, l’ultima l’anno scorso per l’appunto e che è ottimamente allenato, anche come dicevi tu, da Elia, che stimo tantissimo e che saluto.
Per quanto mi riguarda e per tutti questi motivi, non sono sorpreso che stiano facendo bene e anzi, li ritengo la mina vagante del campionato, perché possono dar fastidio a più di una squadra. Per noi in questo momento sono un avversario difficile da affrontare perché, per come li conosco, saranno intensi e concentrati per 40 minuti e questo noi ad oggi lo stiamo invece subendo. Perciò, se vogliamo invertire questo trend, sarà fondamentale sabato dimostrare di essere agonisti e focalizzati sull’obiettivo per tutta la durata dell’incontro che, come ripeto, vedo apertissimo.
Ufficio Stampa Robur Falconara Basket
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