Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. E a vincere.
Servivano due punti, e due punti sono arrivati; a farne le spese è stato il Tolentino che non ha mai ingranato la marcia, nonostante gli sforzi di Temperini e Prati.
Sempre sopra fin dalla palla a due, la Robur ha chiuso i primi dieci minuti di gioco su un timido 20/13, ed ha rincarato la dose alla fine del primo tempo. Nel secondo quarto Catalani è andato a segno da diverse distanze, ed ha detto la sua un indomabile Alessandroni. Ottima serata, infatti, per lui, con un imbarazzante 100% da tre (5/5) che lo manda a quota 15 punti personali.
Buona anche la performance di Battagli, che riesce a trovare buone soluzioni di squadra e realizza anche in penetrazione, portando la squadra al +30 (52/22). Finalmente Falconara dimostra di essere in grado di allungare le distanze e di mantenere questo trend; qualcosa si sporca nel terzo quarto per un parziale di 0/7 per Tolentino nei primi minuti, ma è solo una questione di riassetto degli equilibri: è in serata anche Calegari con un buon piede perno più gancio, ed anche i trenta minuti di gioco si concludono sul +15 (65/50). In uno sport affascinante come la pallacanestro tutto sarebbe potuto accadere, ma la Nuova Simonelli non tira fuori i denti, e dopo due minuti di mancate realizzazioni per ambo le formazioni, Ruini rompe gli indugi con una delle sue triple, e via così. Ciliegina sulla torta la realizzazione da tre dell’under Luca Loretani, che ha chiuso in bellezza una partita da ricordare. Sceso in campo anche Gabriele Rasicci, che pure aveva esordito contro Bramante.
Se era una partita da dentro/fuori i ragazzi di Reggiani hanno dimostrato di avere carattere e voglia di vincere, se solo crederanno in loro stessi e scenderanno in campo con la stessa grinta di sabato sera.
Nervi saldi e concentrazione, nulla è detto, ancora è tutto da decidere. Questo era solo il primo step di una striscia di partire tutte da azzeccare: prossimo match in trasferta il 5 Marzo a Fabriano, che giusto oggi si è rafforzata con l’innesto del giovane play Giovanni Marini.
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